Il Mondo della Fotografia Loris Ciampi PICCOLA STORIA DI DUE PESCATORI E DI UNA FOTO

PICCOLA STORIA DI DUE PESCATORI E DI UNA FOTO

Se fossi un uccellino volerei su quel gradino.

E poi sulla balaustra,

per fare bella mostra delle mie ali color smeraldino,

del mio collo celeste come il cielo del mattino,

del mio becco arancione come la buccia del mandarino.

Poi volerei piu’ su, 

su quell’albero spoglio,

per essere foglia tra le foglie vecchie,

che si lascian cadere ad occhi chiusi a navigar nell’acqua,

dov’io mi tuffo senza far rumore,

mentre tutto tace, e la pescaia nasconde il mio richiamo.

E una carpa presa all’amo da un lombrico traditore,

scuote la lenza e si dibatte nell’aria furibonda,

sul naso di un cane che abbaia sulla sponda…

I miei Amici sugli alberi d’intorno cinguettano, si parlano…

ma io son Martino,

sono un Martin Pescatore che fugge il suo destino.

Lascio l’albero e volo su un cespuglio a pelo d’acqua,

mentre un vecchio signore infreddolito

prova a imprigionar il mio volo dentro il suo  telefonino,

Quanto sei  Sciocco! Pensi davvero sia una coincidenza

che ogni volta che cerchi di prendere la mira

io volo via 100 metri più in la’ ?

E Tu mi segui circospetto a debita distanza,

come un carabiniere in vacanza.  

Ti travesti da lampione, da airone, da spalletta, da semaforo e da borsetta,

vuoi un’inquadratura p e r f e t t a…

ma io Ti vedo, Ti vedo da lontano, Ti sento avvicinare piano piano,

in piedi sulle punte, e scappo, scappo via lontano, ma non troppo…

Perché sono Martino, un Pescatore che non vuole esser congelato in una foto,

o in un filmato,  che racconta solo il mio passato.

Voglio volare libero nel profondo azzurro,

e di Me ti lascio solo un piccolo ricordo:

uno scatto incerto su un ramo di sambuco.

E  a Te lascio di colorar lo sfondo…

ma che sia profondo!

Ti voglio bene Martino,

anche se mi hai consumato i sandali, come Bartali.

Tu sei un pescatore come Me.

Tu peschi piccoli molluschi, bacche e semi,

ed io pesco piccoli sogni,

gentili, dolci, profumati, amorevoli e amabilmente scemi.

Fate piccoli sogni, Gente.

Fateli in bianco e nero, e poi di giorno colorateli ad acquarello.

E regalateli a questo e a quello…

E Tu Martino stai sicuro: 

dipingero’ per Te lo sfondo piu’ bello e profondo che posso:

Sarà PROFONDO ROSSO

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