Vertigini
W.G.Sebald
Nato: 1944 (Germania), morto: 2001 (Inghilterra)
Pubblicato per la prima volta nel 1990 da Eichborn (Francoforte)
Titolo originale: Schwindel, Gefühle
“. . . cercò di convincere Madame Gherardi a credere nell’amore .”
(traduzione di Andreina Mancini)
Un’immagine del fotografo ceco Josef Sudek fa da seducente e misteriosa copertina alla narrazione sottilmente vertiginosa di Sebald.
Si tratta del primo romanzo pubblicato dall’ormai ben noto scrittore W. G. Sebald. Come altre sue opere, Vertigini sfida le convenzioni generiche, coniugando elementi di narrativa, reportage, resoconti di viaggio, autobiografia e saggio fotografico per creare una forma letteraria particolare e senza precedenti. Diviso in quattro parti, il romanzo segue le peregrinazioni del narratore attraverso l’Italia e la Germania del sud.
Accompagniamo il narratore in un pellegrinaggio spirituale il cui scopo è quello di resuscitare i morti in modo che i vivi possano interrogarli sul significato della vita.
Sebbene il testo sia molto discorsivo e tortuoso, diversi temi chiave emergono nel corso delle descrizioni delle vite, degli amori e delle pene di Marie Henri Beyle (Stendhal), Giacomo Casanova e Franz Kafka, e tanti altri.
Il tema principale è la natura chimerica e inaffidabile della memoria, la sua tendenza a inventare e persino a nascondere il passato tanto quanto lo ricorda. La maestria di Vertigini sta nel suo sapiente intreccio di più fili narrativi, nelle rivelazioni sorprendenti di misteriose coincidenze e di punti di incrocio che collegano vite, tempi e luoghi diversi.
Se da una parte i viaggi allucinatori del narratore evocano un’atmosfera decisamente sinistra, dall’altra
non mancano momenti di inconfondibile giocosità e umorismo, una sfaccettatura poco apprezzata della prosa di Sebald.
Vertigini è arricchito e reso più enigmatico dalle numerose fotografie di dipinti, diagrammi, disegni e documenti che sono disseminati in tutto il libro.
Nonostante le loro ovvie differenze, non si può fare a meno di pensare che queste immagini siano tenute insieme da un significato invisibile. Vertigini offre l’impressione di un disegno finemente intessuto che collega esperienze apparentemente casuali.
CG-G